Madonna della Corona e Villa Pisani 2007

Fotografie

Il Santuario della Madonna della Corona, è situato a Spiazzi, sul confine fra Caprino Veronese e Ferrara di Monte Baldo in provincia di Verona, in un incavo scavato nel Monte Baldo. Nel XV secolo era un romitaggio; la prima chiesa venne inaugurata nel 1530, dopo la visita del vescovo Gian Matteo Giberti. Divenne santuario nel 1625, quando i cavalieri di Malta fecero riedificare la chiesa, che venne poi completata nel 1680. La IX stazione della Via Crucis. All'inizio il santuario era noto col nome di Santa Maria di Montebaldo. Nel 1898 si decise di ampliarla di circa due metri verso il piazzale antistante; fu così che nel 1899 fu rifatta la facciata in stile gotico e decorata con marmi di Sant'Ambrogio. Nel 1928 furono fatti alcuni ritocchi all'altare maggiore nella nicchia della Madonna. Nell'Anno Santo 1975 iniziarono dei lavori per la ristrutturazione della chiesa, fu scavato nella roccia per ampliarla: da 220 m2 si passò ai 600 m2, ora è lunga 30 m e larga 20 m e la sua cupola è alta 18 mt. Il santuario fu consacrato il 4 giugno 1978, il completamento della ristrutturazione venne fatto in onore della visita del Papa Giovanni Paolo II il 17 aprile 1988. All'interno del santuario vi è la Scala Santa, riproduzione della scala che si trova a Roma vicino alla Basilica di San Giovanni in Laterano; è la scala dove Gesù salì e discese più volte nel giorno in cui fu flagellato, incoronato di spine e condannato alla morte sulla croce, sporcandola così con il suo sangue. Per poterla percorrere ci sono delle tradizioni da seguire : Dopo aver intinto l'acqua santa si fa il segno della croce. Si salgono i 28 gradini solamente in ginocchio e ad ogni gradino si prega il Signore. Con grande raccoglimento si medita e si prega sulla passione di Gesù Cristo : il sudore di sangue nell’orto la flagellazione la coronazione di spine il viaggio al Calvario la crocifissione e morte di nostro Signore Gesù Cristo. Villa Pisani, detta anche la Nazionale, è uno dei più celebri esempi di villa veneta della Riviera del Brenta; sorge a Stra, in provincia di Venezia, e si affaccia sul Naviglio del Brenta. È oggi sede di un museo nazionale, che conserva opere d'arte e arredi del Settecento e dell'Ottocento. Vvenne costruita a partire dal 1721 su progetto di Gerolamo Frigimelica e Francesco Maria Preti per la nobile famiglia veneziana dei Pisani di Santo Stefano. Al suo interno sono visibili opere di Giambattista Tiepolo, Giovanni Battista Crosato, Giuseppe Zais, Jacopo Guarana, Carlo Bevilaqua, Francesco Simonini, Jacopo Amigoni e Andrea Urbani. All'epoca della costruzione la Villa contava 114 stanze (ora 168), in omaggio al 114° Doge di Venezia Alvise Pisani. La sua monumentalità ha fatto sì che la villa fosse più volte scelta come residenza o come sede per incontri tra monarchi e capi di stato o di governo; villa Pisani ha ospitato tra gli altri anche Napoleone Bonaparte nel 1807 che la acquistò dalla famiglia Pisani per il viceré d'Italia Eugène de Beauharnais. Nel 1814 la villa diventò proprietà degli Asburgo, diventando luogo di villeggiatura ed ospitando l'aristocrazia europea, da Carlo IV di Spagna allo zar Alessandro I a Ferdinando II di Borbone, re di Napoli. Nel 1866, anno dell'annessione del Veneto al regno d'Italia, villa Pisani divenne proprietà dello Stato, perdendo la funzione di rappresentanza e diventando, nel 1884 museo. Nel 1934 ospitò il primo incontro ufficiale tra Mussolini e Hitler. È stata usata da Pier Paolo Pasolini, nel 1969, per le riprese del film Porcile.

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